Lettere a Carlo Weiss-Scuola di Barbiana

Lettere a Carlo Weiss

LETTERE AL CUGINO CARLO WEISS

San Donato 26 dicembre 1947

Caro Carlo,

mi scuserai il ritardo nel risponderti, ma non ho mai un momento libero e poi per mandarti una aerea mi va esattamente quello che guadagno in una giornata. Così ho risposto a tuo padre, poi ho aspettato di aver ristabilito il bilancio!!! e ora rispondo a te. Se te l'avevo mandata per mare a quest'ora l'avevi avuta, ma insomma mi scuserai. Grazie di cuore a te della pronta risposta al mio SOS. Credo che saprai che tuo padre stesso mi ha mandato senz'altro i soldi. È stato un gesto incredibilmente caro e tanto più significativo quanto meno siete nella chiesa che aiutate. Oltre alla gioia di avere sistemato il mio Franco, m'ha fatto tanto piacere sentirti parlare così della Chiesa. Ma credo che tu di così lontano sopravaluti il pericolo comunista. L’ateismo e il crollo dei valori spirituali, come dici te, non vengono mica dal comunismo. Il comunismo in questa determinata forma non è che è una incidentale conseguenza. Perché il crollo c’era già da tempo e prodotto da chi sa quante cause, ma ben più antiche e profonde.

Mi dispiace che tu non sia venuto a studiare in Italia. Son sicuro che ti saresti avvicinato a tante grandi idee nuove che qui nascono e che in America non possono nascere. Per noi l’America non è più il “Nuovo Mondo” ma il “Vecchio” quello che sta morendo, mentre da quest’altra parte non ci sarà ancora il mondo nuovo che nasce ma siamo in quella direzione. Anche ai tempi delle invasioni barbariche sembrava la fine. Venivano giù, col loro cumulo di errori: paganesimo, barbarie, arretratezza in tante cose, distrussero l’Impero Romano che sembrava il baluardo della civiltà ... sembrava il sostegno assolutamente necessario alla Chiesa e invece è caduto quel che aveva da cadere, è restato quel poco che aveva da rimanere, è nato un mondo nuovo e mille volte più bello: il Medioevo (anche a pensare solo all’arte, che era il mio mestiere, pensa l’arte gotica altissima. Forse la più alta).

Così oggi vengono giù dei barbari e travolgeranno certo mille cose e istituzioni a cui eravamo attaccati. Perseguiteranno certo anche la Chiesa e i preti (ma se fosse bene? Forse ce n’è bisogno). Porteranno peggio che il paganesimo: l'ateismo (ma difronte a certi modi di essere religiosi che c'è nel nostro mondo, è meglio l'ateismo, almeno è più schietto e più coerente. Porteranno un sistema economico che sicuramente non arricchirà, ma impoverirà l'Europa e quei proletari che voleva aiutare. (Ma non è meglio morir di fame in un mondo nuovo e anelante a una nuova giustizia, più larga, più universale, senza barriere di classe, di nazione ecc., piuttosto che ingrassare in un mondo che sta per morire?).

Capisci? Noi non possiamo essere comunisti, ma neanche possiamo guardare al comunismo come a un nemico da combattere o distruggere, tutt'altro, caso mai è un mondo da cristianizzare. S. Gregorio Magno non è mica che fosse paganeggiante quando mandò da Roma i suoi monaci a aprire le braccia della Chiesa ai barbari perché il clero brettone si rifiutava di evangelizzarli.

Anche ai tempi di Geremia era lo stesso (prova a rileggerlo). Anche allora la sconfitta, la distruzione del Tempio, l'esilio, la disperazione, sembravano la fine e invece Geremia vedeva che erano il principio di una religione nuova e più vera perché più interiore, quella che pochi secoli dopo fu matura e degna di ricevere il Cristo e di portarlo a tutto il mondo.

A combattere il comunismo mi parrebbe di oppormi alla storia, il che è come ribellarsi a Dio, perché è lui che la disegna. Ma con questo non sono un comunista, come Geremia non era un sincretista e S. Gregorio non era paganeggiante. Sono solo uno che aspetta. Aspetto che faccia Dio, che disegni Dio. Attento a vedere se per caso il suo disegno piega verso sinistra per es. per essere pronto a buttarmi con lui, a aiutarlo a incarnarsi anche lì come ha saputo incarnarsi in tutte le civiltà, nazioni, tempi, lingue, climi, ordinamenti

Babilonesi, Germani, Bolscevichi, tre feroci distruttori di tre grandi civiltà, a prima vista sembravano le forze del male, scatenate dal Nemico per distruggere la Città di Dio e invece a guardarli bene non sono stati che l'adorabile lungimirante liberatore dito di Dio.

Caro Carlo, io me ne intendo poco, ho vissuto poco, ho studiato poco, so poca storia, ma mi pare che stiamo vivendo un momento grave, un colossale parto e mi pare che questo parto avvenga da queste parti e quindi ti consiglio di fare come dice che facciano i topi, lascia (per quanto piena di viveri) la nave che sta per affondare, fuori ci sarà la tempesta magari, ma meglio la tempesta che trovarsi seppelliti vivi con la nave. Io l'ho lasciata e mi ci sono trovato bene. Ti prometto un posto da maestro in uno degli orfanotrofi di don Facibeni. In un primo tempo più per essere educato che per educare, poi potrai fare anche tanto bene e ce ne è tanto bisogno. Cura garantita. I primi effetti dopo una settimana, cura completa in un anno. Senza stipendio naturalmente altro che il vitto e vitto da orfanotrofio! Vedrai come ci si allarga la mente e il cuore. Tra i miei figlioli ne ho uno di otto anni con una orribile cicatrice sulla fronte. È una coltellata che gli ha tirato il suo babbo! Se sa che te non mangi più di lui, non hai famiglia più di lui o almeno non l'avevi, ti si attacca a una mano e seguita a carezzartela per due ore senza chiederti altro o piuttosto è lui che ti fa scivolare in tasca un pezzetto minuscolo di torrone ricevuto per Natale tutto sudicio e ciucciato. Ecc. Ecc. .

Dirai che sono scemo a far di queste proposte. E avrai anche ragione, ma siccome ti sono grato di quello che hai fatto a me e al mio Franco, siccome mi hai dimostrato tanta paura del comunismo e attaccamento alla civiltà passata e siccome ero anche vergognosamente in ritardo colla risposta così ho pensato di mandarti qualche cosa in regalo in segno di affetto e di stima e cioè delle idee nuove e questa bella proposta.

Fanne il cointo che vuoi e non fare ti prego come in quell'altra di mandarla a tuo padre. Le lettere si mettono nelle buste per significare che sono private!!! (Certo io non mi posso lamentare perché l'effetto è stato meraviglioso). Beh ora ti lascio e ti abbraccio rispondimi cosa pensi e abbimi per amico

tuo Lorenzo

San Donato a Calenzano 30.10,50

Caro Carlo,

peccato non aver potuto parlare un po'. Avrei tanta curiosità di sapere cosa pensi. Non so neanche se devo parlarti come a un americano o a un adulto! Ma se come dici, speri di restare in Italia vuol dire che hai sentito il puzzo di civiltà profonda che sorte dalla nostra terra di beceri e di santi. M'hai detto anche che studi la DC. Spero che non ola prenderai sul serio. E specialmente che tu non cada nella tentazione di considerarla una emanazione del cristianesimo. Dio te ne guardi. La saggezza umana di rimandare la giustizia a più tardi con la scusa che oggi è imprudenza è ben più profondamente atea che lo sbuzzar preti o il profanar chiese. Speriamo che Dio riesca a perdonarli. Il nostro comune nonno Geremia non li avrebbe perdonati di certo. E neanche io. Quando penso ai poveri traditi e traditi in nome di Dio o in nome della libertà che per loro poveri è proprio la catena più dura (Tra il forte e il debole, tra il ricco e il povero, tra il padrone e il servitore, è la libertà che opprime, è la legge che affranca – Lacordaire 1848).

Insomma ora basta, se no non mi rispondi! Ecco l'articolo che ti promisi. Leggilo e scrivimine qualcosa. Ti ripeto che ho proprio curiosità di sapere il pensiero d'un reduce dall'America. Se poi torni a trovarmi mi farai sempre un grandissimo piacere.

Un abbraccio affettuoso dal tuo

Lorenzo